Duccio Galimberti, eroico comandante delle formazioni partigiane giustizia e libertà del Piemonte, venne ucciso dai fascisti 4 dicembre 1944. Ecco come la figura del valoroso partigiano veniva illustrata su "Il Partigiano Alpino", un foglio clandestino della resistenza piemontese, uscito in edizione speciale, 15 dicembre del 1944. " I fascisti non hanno osato tradurre Duccio Galimberti dinanzi ai loro tribunali, poiché sapevano con certezza che di fronte alla loro ferocia e bassa criminalità, alla loro colpa tremenda nei confronti della nazione, egli da accusato sarebbe diventato accusatore. Temevano i carnefici di acuire troppo, nell’attesa e nelle fasi di un pur sbrigativo processo, la tensione dello sdegno e della della emozione popolare, e perciò preferirono freddarlo simulando un tentativo di fuga, e abbandonandone il cadavere in aperta campagna. La figura di Lucio Galimberti è e resterà indissolubilmente legata alla storia gloriosa della lotta di li...