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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Il partigiano Duccio Galimberti

  Duccio Galimberti, eroico comandante delle formazioni partigiane giustizia e libertà del Piemonte, venne ucciso dai fascisti 4 dicembre 1944. Ecco come la figura del valoroso partigiano veniva illustrata su "Il Partigiano Alpino", un foglio clandestino della resistenza piemontese, uscito in edizione speciale, 15 dicembre del 1944.  " I fascisti non hanno osato tradurre Duccio Galimberti dinanzi ai loro tribunali, poiché sapevano con certezza che di fronte alla loro ferocia e bassa criminalità, alla loro colpa tremenda nei confronti della nazione, egli da accusato sarebbe diventato accusatore. Temevano i carnefici di acuire troppo, nell’attesa e nelle fasi di un pur sbrigativo processo, la tensione dello sdegno e della della emozione popolare, e perciò preferirono freddarlo simulando un tentativo di fuga, e abbandonandone il cadavere in aperta campagna.  La figura di Lucio Galimberti è e resterà indissolubilmente legata alla storia gloriosa della lotta di li...

L’incontro di Churchill e Roosevelt a Terranova

  Quanto fosse necessario un suo incontro a quattro occhi con Roosevelt, il Primo Ministro inglese Winston Churchill lo comprese in pieno all’indomani dell’attacco tedesco contro l’unione sovietica. Così propose a Roosvelt un incontro per il quale ebbe risposta positiva.  Si trattava però di stabilire il luogo dell’appuntamento : era fuori discussione che il presidente americano, capo di una nazione neutrale, si avventurasse in Europa per incontrare il Primo Ministro britannico in Inghilterra; pareva fuori luogo anche che il Primo Ministro inglese si recasse negli Stati Uniti nel momento come quello, poiché la visita avrebbe senz’altro assunto un significato inequivocabile per i tedeschi, i quali avevano già molte ragioni da eccepire sulla singolare neutralità americana. Un compromesso venne rapidamente raggiunto: Churchill si sarebbe recato oltre Atlantico ed avrebbe ricevuto il presidente Roosevelt al largo delle coste canadesi: un appuntamento quasi a mezza strada. La p...

L'assurda campagna militare in Russia

“ Noi ”, aveva detto Mussolini al generale Messe subito dopo la notizia dell’attacco tedesco alla Russia, “ non possiamo essere da meno degli slovacchi e dei rumeni che già combattono sul fronte orientale. Io devo essere al fianco del Fuhrer anche sul fronte russo come lui lo fa con me in Grecia ”. Organizzato in fretta e furia per ordine dal duce, il corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) è formato dalle divisioni Torino, Pasubio e Celere. Complessivamente si tratta di 50.000 uomini, 5000 automezzi, 4600 quadrupedi, e 80 aerei al comando del generale Messe, un pugliese di 58 anni. I nostri soldati calzano scarpe di cuoio “autarchici”: con 72 chiodi, cadauno come da regolamento. Sono armati di fucili 91, gli stessi con i quali si era combattuto contro Menelik nel 1895. Gli automezzi sono in gran parte costituiti da autobus, requisiti alla società dei trasporti pubblici. Per raggiungere il fronte il corpo di spedizione italiano deve affrontare un viaggio di 2300 km attraver...

Il treno speciale di Adolf Hitler

  Adolf Hitler commissionò il Führersonderzug, il suo treno ufficiale, durante la seconda guerra mondiale per creare un centro di comando protetto e mobile che fungesse da quartier generale operativo basato sul treno e trasporto personale. Il Führersonderzug si sviluppò come un sistema di trasporto massiccio e segreto con precise caratteristiche ingegneristiche per difendere Hitler dai pericoli durante i suoi doveri di comando militare nei territori europei. Sistemi di comunicazione avanzati e potenti difese fecero sì che il treno rappresentasse il potere autoritario nazista insieme al predominio tecnologico che illustrava le estreme lunghezze del controllo nazista durante la seconda guerra mondiale. Quando il conflitto europeo si avvicinò alla fine degli anni '30, Adolf Hitler capì che le sue forze avevano bisogno di un quartier generale mobile protetto. Il progetto Führersonderzug fu avviato dalla sua prospettiva lungimirante mentre cercava un veicolo di trasporto che funzionasse...

L'incredulità di Stalin

ammiraglio Nikolaj Kuznetsov Una conferma dell’assoluta impreparazione sovietica nel II conflitto mondiale, viene anche dalle memorie dell’ammiraglio Nikolaj Kuznetsov, pubblicate dalla rivista sovietica “Ottobre”. Kuznetsov era allora ministro della marina scrive di essere stato lui, insieme ad altri ufficiali, a portare a Stalin le notizie pervenutegli attraverso il servizio segreto circa l’attacco tedesco fissato per il 21 giugno del 1941. Stalin però respinse tali notizie, dichiarando che si trattava di evidenti provocazioni. Nella notte tra il 21 e il 22 giugno, mentre stava nel suo ufficio, Kuznetsov ricevette dal comando della flotta del Mar Nero la notizia che aerei tedeschi stavano attaccando Sebastopoli. Di sua iniziativa, l’ammiraglio dette ordine di aprire il fuoco anche se in quel momento fra la Germania e Urss non esisteva lo stato di guerra. Quindi, telefonò al Cremlino e chiese di parlare con Stalin. “ Il compagno Stalin non c’è. ” Rispose un ufficiale di gua...