lunedì 13 gennaio 2025

Alfred Naujocks, l'uomo che accese la miccia della II guerra mondiale


“La nonna è morta”, questa parola d’ordine, pronunciata alle ore 20:00 dal 31 agosto 1939 dal capo delle SD, Heydrick, diede il via alla seconda guerra mondiale. Tutto era cominciato alcune settimane prima quando Hitler, ormai deciso ad attaccare la Polonia, aveva incaricato il comandante delle S.S. Himmler, di organizzare un “incidente” capace di fornire all’esercito tedesco la scusa ufficiale per giustificare di fronte al mondo l’intervento armato in territorio polacco. Himmler ne parlò con Heydrich e questi si assunse personalmente il compito di preparare il piano che prevedesse l’assalto di finti soldati polacchi alla stazione radio tedesca di Gleiwitz, a pochi chilometri dal confine.

L’operazione venne preparata nel più assoluto segreto. Alcune decine di uomini, quasi tutti membri delle S.S. vennero inviate nella zona di Gleiwitz, muniti di armi e di divise in dotazione all’esercito polacco. Comandava il gruppo un giovane studente fuori corso di filosofia, di nome Alfred Helmut Naujocks, membro delle S.S. e collaboratore della Gestapo, la polizia segreta. 

Naujocks era un tipo spericolato, un avventuriero senza scrupoli, seguace fanatico della dottrina nazista. In seguito la Gestapo ricorrerà ancora a lui ogni volta che si avrà bisogno di creare “incidenti”. Infatti, Naujocks fu il protagonista delle provocazioni inscenate dai tedeschi nell’intento di giustificare davanti all’opinione pubblica le aggressioni contro il Belgio e l’Olanda.

Compito del commando nazista era di fingere un attacco alla stazione radio di Gleiwitz e quindi di leggere alla radio un messaggio in lingua polacca, ovviamente ostile nei confronti della Germania.

Chiusi nei loro nascondigli, gli uomini di Naujocks attesero a lungo l’ordine di muoversi che giunse alla fine della sera del 31 agosto con una telefonata personale dello stesso Heydrich.

L’esecuzione del piano si svolse senza incidenti. I finti soldati polacchi attaccarono con le armi in pugno la stazione radio e per rendere più realistica la loro azione, non esitarono a far fuoco sul personale, uccidendo alcuni cittadini tedeschi che in perfetta buona fede, avevano cercato di difendersi dai falsi polacchi.

Conquistata la stazione, gli assalitori lessero ai microfoni il messaggio precedentemente preparato e quindi si allontanarono fingendo di dirigersi verso il confine. Alcune ore dopo l’incidente le forze armate tedesche entravano in azione mentre Hitler da Berlino, poteva annunciare alla radio: “Questa notte truppe regolari polacche hanno aperto il fuoco sul nostro territorio. Dalle 4:45 di oggi le nostre forze armate sono passate al contrattacco”.
 

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